10 buoni motivi per raccontare favole ai nostri bambini
Viviamo in un’epoca dove l’immagine ha preso piede in modo dirompente. I bambini già piccolissimi sono alle prese con telefonini, tablet, videogiochi…
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Ricordo, che quando studiavo all’università, si parlava di “cattiva maestra televisione” per usare le parole di Karl Popper. Si facevano battaglie contro questo “mostro” cercando di coinvolgere i genitori a farne buon uso. Oggi mi chiedo, un po’ divertita, come avrebbe reagito Popper all’assuefazione, spesso totale, dei nostri giovani allo “schermo”... anzi, direi agli schermi… non si tratta più di temporizzare quanto stanno davanti alla TV… il problema è che passano dalla TV al tablet, al telefonino, ai videogiochi… Popper nel suo libro processava senza possibilità di replica la televisione, elencando solo gli innumerevoli aspetti negativi e nocivi ad essa legati. Oggi, nell’ambito di conferenze sul tema, sono solita partire dai potenziali aspetti formativi della tecnologia che a mio modo di vedere, si possono trarre quando siamo noi ad UTILIZZARE la tecnologia e non lasciamo, quindi, che la tecnologia usi noi. Il momento in cui un bambino non riesce a fare a meno di giocare a videogiochi, telefonini etc. e va in astinenza (ho assistito a scene davvero impressionanti al riguardo), è sintomo che si è creata una dipendenza, ovvero che è la tecnologia a "controllare-utilizzare" il bambino, ragazzo, adulto, ma questo è un tema che merita di essere trattato separatamente. Oggi invece c’introduce a forme diverse d’intrattenimento che, lentamente, stiamo abbandonando a discapito del benessere e la salute dei nostri bambini. Uno di questi è proprio il racconto, la fiaba. Non si tratta di tornare “indietro” per usare le parole di un genitore, piuttosto direi che non dobbiamo mai perdere di vista i bisogni che hanno i bambini per crescere bene in ogni dimensione costitutiva (a livello cognitivo, sociale, affettivo, fisico e morale) e direi che in questo i bambini di oggi non differiscono per niente dai bambini di ieri. Abbiamo lasciato che la tecnologia prendesse il posto della lettura, del racconto, ma cosa abbiamo perso e cosa guadagnato? Abbiamo perso tempo di qualità con i nostri bambini che è a loro indispensabile anche solo per sentirsi voluti bene, per costruire la loro identità, abbiamo perso il contatto dello sguardo e quello fisico che ci permetteva non solo di guardare i nostri figli, MA DI VEDERLI DAVVERO nelle loro paure, nei loro bisogni, nelle difficoltà, ma anche nella gioia, nel raggiungimento di piccoli grandi traguardi, indispensabile per aiutarli a rinforzare autostima e autoefficacia… OGGI CI STIAMO PERDENDO TUTTO QUESTO…cosa stiamo guadagnando? Direi solo che, delegando alla tecnologia quel tempo che noi dovremmo trascorrere con i nostri figli, abbiamo guadagnano solo quel tempo che abbiamo già rimpiegato in altro, di cui non siamo neanche consapevoli. Noi genitori oggi non abbiamo mai tempo, ci lamentiamo continuamente che non basta mai e non ci accorgiamo che abbiamo già ridotto all’osso quello di cui necessitano i bambini per crescere armonicamente. Non è un caso che oggi i problemi legati all’attenzione, all’iperattività, all’apprendimento nell’ambito scolastico, in generale, si siano moltiplicati a dismisura… ma noi sembriamo ciechi e andiamo avanti mettendo una toppa qui e una toppa lì al bisogno e nell’emergenza.
ECCO 10 BUONI MOTIVI PER RACCONTARE FIABE O RACCONTI AI NOSTRI BAMBINI:
IMPORTANTE PER IL BIMBO E’ LA SENSAZIONE CHE RICAVA DALLA FIABA, mettere i sentimenti di odio fisiologico su un piano non reale senza sentirsi in colpa - ESORCIZZARE LE PAURE, rincuorati da un lieto fine che stabilisce la positiva risoluzione dei suoi dubbi e timori più nascosti. Immedesimarsi nel protagonista della storia, vivendo con lui avventure avvincenti e suggestive attraverso tempi che rispettano quelli del fanciullo e che, nella lettura si possono dilatare, fermare, riprendere all’occorrenza.
- APPRENDIMENTO-DIVERTIMENTO. Il bambino attento alla storia, impara ad ascoltare paziente, a capire e comprendere un testo, immagazzina vocaboli nuovi, è stimolato nel linguaggio e nella curiosità, perché non è passivo spettatore, può chiedere, approfondire, dissipare dubbi, immaginare con la fantasia…creare..
- LA NARRAZIONE E’ DIVERTIMENTO. I bambini crescono meglio con chi li fa divertire e ridere. Nei racconti i tempi di relazione con il bambino diventano tempi di gioia, di scherzo, di suspance. Non è un caso che i bambini dai 12 mesi in su studiano ciò che fa ridere gli altri e amano rimetterlo in scena come “pagliaccetti” per far ridere noi adulti, questo crea empatia e intesa…dovremmo imparare da questi “cucciolotti”
- ATTACCAMENTO. Si sviluppa con: contatto visivo, sorriso, coccole, dialogo, lettura (racconto). L’attaccamento è fondamentale per costruire una buona immagine di sé.
- AUTONOMIA. Vivendo le avventure dei protagonisti della storia, il bambino impara molto di più di quanto siamo soliti pensare… Con una buona concezione di sé (che matura nel tempo di qualità che noi trascorriamo con loro) il bambino sarà spinto naturalmente verso la crescita, l’autonomia, l’indipendenza..
- MEMORIA. Quella a breve termine si sviluppa tra gli 8 e i 12 mesi. Quella a lungo termine dai 18 ai 21. La lettura agevola il processo mnestico (trattenimento in memoria) attraverso parole cariche di affetto e sentimento (quindi lette o raccontate da adulti affettivamente importanti per il bambino)
- CREATIVITA’. Libero spazio alla fantasia! Il racconto sviluppa l’immaginazione e fantasia attraverso storie che parlano di altri o di aspetti fantastici.
- EMOTIVITA’. Comprendere e controllare le proprie emozioni (concetto di MENTALIZZAZIONE DELLE EMOZIONI) ponendole fuori da sé con la lettura e razionalizzandole. Questo processo migliora la socializzazione e i successi scolastici (i bambini sono liberi da grovigli emotivi che altrimenti distraggono e inibiscono)
- SVILUPPO DEL LINGUAGGIO. Sono sufficienti 10-15 minuti di racconto-lettura al giorno
- MORALITA’. Con il racconto/lettura di pubblicazioni a tema, spiegate e condivise, si raggiungono obiettivi in merito a: giusto-sbagliato, generosità, altruismo, sensibilità verso gli altri
- SOCIALIZZAZIONE. Stabilire rapporti con i personaggi della storia, anche se di fantasia, aiuta a interiorizzare strategie sociali.
Inoltre i bambini abituati ad ascoltare letture e racconti, saranno maggiormente appassionati di libri! Quindi leggeranno con piacere e meno fatica.
A questo punto: BUONA LETTURA A TUTTI!
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