Separazione e gestione dei figli
Punti guida per una corretta gestione finalizzata a tutelare i figli e la loro serenità
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Le possibili reazioni dei figli possono manifestarsi nell’immediato o a distanza di tempo. I bambini, in particolare, cercano di elaborare la situazione di separazione dei genitori individuando spiegazioni che abbiano un senso per loro, non per forza razionali o adese alla situazione reale dei genitori. Per capire cosa “passa nella loro testolina”, ecco qui, di seguito le domande più frequenti che li abitano e le risposte corrispondenti più appropriate:
LA SEPARAZIONE VISSUTA DAL PUNTO DI VISTA DEI FIGLI
Se la mamma e il papà si lasciano, come farò io a vivere?
A fronte del grande cambiamento è necessario che gli adulti abbiano un piano concreto per ristabilire routine stabili e rassicuranti, qualcosa che possa contrastare il comprensibile smarrimento dei bambini.
Chi si occuperà e prenderà cura di me?
Il messaggio che deve passare ai figli è che nessuno dei due genitori smetterà mai di essere mamma e papà, l’amore per loro sarà immutabile.
Chi è il colpevole? Chi ha deciso di separarsi?
Purtroppo, se i genitori non comunicano in modo chiaro e rassicurante l’imminente separazione, può succedere che i bambini tendano a darsene la colpa: ecco sono stato cattivo, per questo il papà mi vuole abbandonare; se non avessi chiesto troppi giocattoli non avrebbero litigato così tanto a causa mia… Importante, anche, evitare di dare la colpa all’ex partner, davanti ai figli: rimane comunque una figura educativa importante e di riferimento.
Se è successo che mamma e papà non si vogliono più bene, significa che potrebbero smettere di volerne anche a me?
Le crisi e i crolli emotivi non aiutano. Consapevoli che il momento è di grande fatica per tutti, è di basilare importanza non dimenticarsi che i figli respirano i nostri vissuti. Può capitare di rimanere travolti dal dolore, dallo smarrimento, dalla rabbia, tuttavia non possiamo smettere di prenderci cura di loro, ascoltiamoli e dedichiamo loro del tempo, questo aiuterà a superare fraintendimenti.
E adesso chi scelgo?
Purtroppo presi dall’ira, può succedere d’inveire contro l’ex partner, dinnanzi ai figli, ricordiamoci che per crescere serenamente hanno bisogno di entrambi e i nostri problemi non devono ricadere su di loro: non mettiamoli nelle condizioni di dover scegliere uno dei due genitori.
Attiviamoci per creare sprazzi di tranquillità, per noi e per i nostri bambini:
- Imparare a gestire le liti con l’ex, possibilmente non in presenza dei figli;
- Trovare tempi per sé stessi, per ricaricarsi, per rilassarsi, anche solo per staccare;
- Evitare di strumentalizzare i figli (chiedi a papà…riferisci a mamma…);
- Esserci sempre e comunque;
- Sforzarsi di creare un rapporto di collaborazione civile con l’ex partner, ognuno con la propria vita, ma un progetto comune: i figli!
- Creare una rete sociale di supporto, comunicando ciò che sta accadendo a tutte le persone che hanno a che fare con i figli, naturalmente solo dopo aver messo al corrente loro.
Figli in età preadolescenziale (10-13 anni)
Per i preadolescenti la separazione è una grande “scocciatura” che si va ad aggiungere al momento di crescita già complicato, costellato da insicurezze, cambiamenti fisici e psicologici. Per questi ragazzi gli amici rivestono una enorme importanza e, in caso di separazione, spesso diventano l’ancora di salvezza, l’evasione dal caos. Potrebbe succedere che si vergognino della separazione, potrebbero temere di avere condizioni economiche che precipitano e quindi paura di non poter vivere come hanno fatto fino a quel momento. Anche se le abilità cognitive sono simili a quelle di un adulto, il loro cervello deve ancora terminare lo sviluppo e il suo funzionamento è lontano da quello di una persona matura. È possibile che si amplifichino i conflitti e le opposizioni quando non otterranno ciò che vogliono e generalmente a quest’età sono molto abili a far sentire in colpa i genitori, strumentalizzando, di proposito e a proprio favore, il discorso separazione.
Sovente è proprio a scuola che si rilevano le prime avvisaglie del malessere dei ragazzi. Informare i professori è fondamentale per permettere una corretta interpretazione dei cambiamenti che osservano a livello comportamentale e di rendimento scolastico. Possono emergere somatizzazioni come mal di testa e mal di stomaco. Tuttavia l’aspetto più frequente è il giudizio che in quest'età viene espresso nei confronti dei genitori. È bene chiedere come si sentano e cercare di coinvolgere i figli nella gestione pratica della vita che verrà. Attenzione però a non coinvolgerli in decisioni che riguardano solo noi genitori, per esempio quelle economiche e patrimoniali che li appesantirebbero, inutilmente, di responsabilità non loro: importante selezionare quello che i preadolescenti devono sapere e quello da evitare, non serve caricarli ulteriormente. Cerchiamo, inoltre, di sfuggire al “tranello” della manipolazione che gli adolescenti, talvolta, mettono in pratica per motivi che esulano dal vissuto della separazione.
Figli adolescenti, dai 14 anni in su
Gli adolescenti, per caratteristiche legate alla crescita e all’età, sono concentrati su sé stessi e se la prendono con il genitore e con la sua separazione quando, questa, interferisce negativamente con le loro vite. Purtroppo la separazione porta ad un impoverimento globale (economico, affettivo, relazionale) per questo i ragazzi possono indispettirsi.
Le reazioni possono essere molto diverse: dal rifiuto e opposizione a comprensione e soccorso. Attenzione all'uso di alcool, talvolta di droghe, problemi a scuola e problemi di depressione, può succedere anche che modifichino i loro progetti, i loro piani di studio. In tutti questi casi meglio rivolgersi a uno specialista.
È fondamentale tenere aperto il canale comunicativo e favorire il dialogo con i ragazzi, anche solo di ascolto e disponibilità. Il clima deve essere cordiale, comprensivo, disposto ad accogliere dubbi e critiche che potrebbero insorgere. Quando è sicuro che la separazione avrà luogo, è caldamente consigliato d’informare, innanzitutto, loro, questo per evitare che lo vengano a sapere da esterni, aggravando la situazione e la possibilità di elaborarla adeguatamente. Gli adolescenti si dimostrano molto interessati alla parte più pratica della separazione e per partecipare in modo proattivo all'organizzazione della nuova vita, hanno bisogno di sentire che teniamo alla loro opinione e alle loro necessità. Se possibile, rassicurarli che le loro attività e le loro interazioni con amici non cambieranno.
Alcuni preziosi consigli
Per agevolare la comunicazione con l’ex partner
Pensare a un quaderno o, ancora meglio, un documento condiviso online dove annotare i diversi accordi che si prenderanno in via privata e stragiudiziale per il bene dei figli e per la loro gestione-organizzazione. Questo per evitare discussioni e incomprensioni.
Avere un posto tutto nostro
Un posto che ci faccia sentire calmi e positivi e che potrà migliorare il modo in cui ci sentiamo, rendendo più efficace il nostro supporto ai figli, questo ci bendisporrà ad aiutarli e superare i cambiamenti che la separazione porterà. Questo posto può essere inteso anche come luogo o tempo dove potersi, anche semplicemente, rilassare senza far niente. Per essere al 100% con i figli dobbiamo essere riposati.
Mettere al centro il bene dei nostri figli
Chiedersi sempre come un comportamento, una comunicazione o un'azione possa impattare sulla vita dei figli. Non si tratta solo di contenuto, ma soprattutto di come si comunica con loro.
Prima di comunicare ai figli della separazione assicurarsi che:
- La decisione di separarsi sia già stata presa, sia quindi sicura;
- La separazione effettiva avvenga a breve dopo il nostro “discorso”;
- La data in cui l’altro genitore uscirà di casa deve essere nota e precisa;
- Le condizioni geografiche e logistiche del dopo separazione devono essere già fissate;
- Le informazioni che potrebbero essere date ai figli devono essere condivise e accettate da entrambi i genitori, prima di parlare con i ragazzi;
- Il luogo e il tempo da dedicare alla comunicazione devono essere preventivamente decisi;
- Ci deve essere condivisione sulle cose da dire. In nessun modo la condivisione della notizia dovrà trasformarsi in una lite davanti ai figli;
- I figli devono essere tra le prime persone a sapere della separazione, questo per evitare che qualcuno possa riferirlo ai ragazzi prima di noi genitori.
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