Auguri a tutti i papà! Il ruolo del papà oggi
Siamo arrivati alla festa dei papà e una riflessione sul loro ruolo, si fa d’obbligo. È noto come questo ruolo abbia subìto notevoli trasformazioni in questi ultimi vent’anni.
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Siamo arrivati alla festa dei papà e una riflessione sul loro ruolo, si fa d’obbligo. È noto come questo ruolo abbia subito notevoli trasformazioni in questi ultimi vent’anni. Ricordo, oltre trent’anni fa, durante la mia infanzia e giovinezza, la presenza di mio padre solo alla sera o nell’accompagnarmi a nuoto o a musica (mia madre non ha la patente, quindi i vari trasporti erano di default “cosa” di mio papà). Rappresentava, senza ombra di dubbio, la figura maggiormente autorevole. Se capitava di far arrabbiare mia mamma la sua risposta, minacciosa, era sempre la stessa: “Continua così e stasera lo dirò al papà…”. Dei flashback, mi riportano alla percezione di ammirazione e timore che provavo nei suoi confronti. Mi sentivo al settimo cielo quando arrivavano le sue, occasionali, gratificazioni. Percepivo il suo orgoglio o la sua disapprovazione, nei miei confronti, semplicemente da un suo sguardo. Le parole non servivano, non ricordo momenti sdolcinati o contraddistinti da esternazioni di affetto con abbracci plateali o coccole particolari, questi erano elargiti in abbondanza dalla mamma. Insomma un tipico esempio, per l’epoca, di ruoli genitoriali in cui il papà incarnava quello così detto normativo e autorevole, mentre la mamma quello affettivo e di “base sicura”.
La rivoluzione familiare e culturale che ci ha travolto negli ultimi decenni ha portato enormi cambiamenti. Molti di questi sono conseguiti da altri in corso, come per esempio la diffusione del lavoro femminile fuori dall’ambiente domestico, cambiamento che ha reso necessari nuovi equilibri nella coppia genitoriale e nei compiti a loro affidati per la “sopravvivenza” del nucleo familiare. Uno tra tutti: il ruolo del papà, alle prese con la cura dei figli già in tenerissima età. Certamente anche la crisi economica ha condizionato questi cambiamenti: molti papà ritrovati a casa, senza lavoro, hanno iniziato a interessarsi dell’accudimento dei piccoli e con il tempo, affermerei, con parecchia soddisfazione. Molti padri, oggi, nonostante il lavoro e gli orari dilatati, non rinuncerebbero mai ad occuparsi dei loro figli, a trascorrere tempi di gioco con loro o ad accompagnarli, con orgoglio e aspettative, alle svariate attività sportive ed extrascolastiche.
Prima sarebbe sembrato “strano”, oggi è sempre più consueto che il papà condivida con la mamma anche questi compiti e impegni, reinventandosi, con modalità e strategie assolutamente personali.
UN NUOVO MODO DI ESSERE PAPA’ PER I PROPRI PARGOLI
Oggi, sempre di più, si parla di ruoli complementari tra i genitori. Essere complementari, presuppone il desiderio e la necessità di puntare maggiormente al dialogo e al confronto, in una parola: AL LAVORO DI SQUADRA, ove l’alternanza dinamica di compiti e funzioni, continuamente scambiate e reinventate, rappresenti una costante nel management familiare.
La vera sfida, per i genitori oggi, non si gioca, tanto nel rapporto genitore-figlio, bensì riflette il bisogno della presenza di entrambi i genitori, della loro relazione, della continuità educativa promossa nel reciproco rapporto con quello del figlio. Un equilibrio continuamente in divenire, dove non esistono più ruoli e compiti preconfezionati, ma costantemente edificati insieme, all’interno della propria, originale, realtà domestica. Ecco il segreto del successo!
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