E arriva l'adolescenza...
Conoscerla per prevenire comportamenti inefficaci e controproducenti
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Un giorno arriva in studio una mamma di una ragazza sedicenne, visibilmente provata, usando le sue stesse parole “DISPERATA”! Mi racconta che la ragazza è continuamente inquieta, irascibile. Si scaglia contro di lei con atteggiamenti provocatori e minacciosi, urlandole che non capisce, che la opprime…Le scrive lettere tristi, dove emerge scoramento nei confronti della famiglia e della vita; disprezzo per la mamma, non si sente capita da nessuno… La mamma insiste, raccontandomi quanto fosse brava ed educata qualche anno prima. Diligente a scuola, affettuosa in famiglia…trascorrevano tanto tempo insieme, chiacchieravano di tutto, ridevano… adesso, mi dice, sembra “Posseduta”.
L’adolescenza è un’età di grandi cambiamenti: fisici, comportamentali, psicologici, emotivi… I ragazzi crescono e nella ricerca di quello che sono azzardano tentativi “rivoluzionari” per affrontare le tante novità in corso interiormente. Una rivoluzione che non può non esprimersi tra instabilità e incoerenza, altalenando tra posizioni estreme un po’ su tutto e con tutti. Del resto ci vuole tempo, tentativi, esperienza prima che approdino in quella che sarà la propria personalità adulta. Alla luce di tutto questo, è chiaro che non può essere una “passeggiata” (né per noi mamme, né tanto meno per i ragazzi). Ciononostante a renderla un’età problematica, critica, spesso siamo noi genitori (inconsapevolmente). Perché non sopportiamo l’idea che soffrano; perché spesso ci aspettiamo che si comportino come se fossero già adulti, con esperienza, sicurezza in se stessi; perché non possiamo accettare l’idea che preferiscano trascorrere tempo con i coetanei, piuttosto che con noi (come un tempo); perché li vorremmo tenere, inconsciamente, per sempre piccoli; perché abbiamo difficoltà a lasciarli andare per la loro strada, oppure perché insistiamo affinché seguano la strada che noi abbiamo scelto per loro; noi che sappiamo come funziona il mondo… noi che sappiamo cosa è bene per loro… Noi che sappiamo TUTTO e che per questo veniamo odiati dai nostri figli che, invece, questo tutto lo vogliono scoprire da soli, sbagliando, piangendo, soffrendo… in definitiva non così tanto diversamente da come abbiamo fatto noi alla loro età! Noi che ci siamo dimenticati che non esiste una scatola uguale per tutti, nel quale incasellare i nostri figli… ma la necessità di vederli per come sono, per quello che desiderano e accettare da dove partono per percorrere la loro strada! Così quello che noi definiamo NORMALE (la scatola di cui abbiamo parlato sopra, con le caratteristiche e atteggiamenti che secondo noi i ragazzi a questa età dovrebbero avere) si tramuta in una GABBIA PER GLI ADOLESCENTI, che li rende maggiormente irrequieti, scontrosi, arrabbiati, tristi, scoraggiati….
E questo perché se esiste un aspetto stabile in questa particolare età E’ PROPRIO L’INSTABILITA’ E LA DISARMONIA. E solo quando noi genitori saremo pronti ad accettarlo, apriremo un varco preziosissimo che ci permetterà di “raggiungerli”, capirli, sostenerli, spesso anche solo rispettando il loro silenzio.
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