Debiti scolastici? Strategie vincenti per superare gli esami senza troppo stress
La prospettiva di un’estate trascorsa sui libri in vista dell’esame di recupero, di una o più insufficienze scolastiche, non è delle più allettanti
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La prospettiva di un’estate trascorsa sui libri in vista dell’esame di recupero, di una o più insufficienze scolastiche, non è delle più allettanti, per nessun ragazzo che, preso dallo sconforto e dal caldo, potrebbe arrendersi, non arrivando preparato a dovere. L’estate, come si sa, è il momento dello svago e del divertimento, purtroppo in questi casi, per molte famiglie diventa fonte di enorme preoccupazione, con il rischio di rovinare la vacanza a tutti. Esistono degli accorgimenti importanti per evitare che ciò accada.
Innanzitutto è bene approfondire le modalità generali, di svolgimento dell’esame di riparazione. Normalmente si svolgono a luglio o i primi giorni di settembre. L’esame viene presieduto da un Professore della scuola che, sovente, è lo stesso che ha seguito il ragazzo durante l’anno trascorso e che ha deciso per il debito. Il professore in questione decide la tipologia di prova da somministrare, le modalità e ciò che verrà chiesto al ragazzo. È molto simile alla consueta interrogazione, nulla di trascendentale, non c’è da averne paura, semplicemente è necessario prepararsi bene, con metodo e pause adeguate per non arrivaci troppo stressati…ricordiamoci che da lì a poco inizierà il nuovo anno accademico, quindi il ragazzo non può arrivare esausto…non ci saranno altre vacanze per lui, dopo!
PER INIZIARE BENE: FREQUENTA I CORSI DI RECUPERO ORGANIZZATI DALLA SCUOLA
Spesso la scuola organizza i corsi di recupero rivolti a tutti gli studenti con debiti formativi in quella particolare materia, è bene partecipare, anche se non sono obbligatori. Innanzitutto permette al ragazzo di esercitarsi sugli argomenti che si affronteranno agli esami, inoltre spesso sono tenuti da professori diversi dal proprio, questo apre possibilità a comprendere meglio i contenuti affrontati. Per ultimo, ma non meno importante, partecipare a questi corsi permette di “guadagnare” punti rispetto all’impegno profuso per il recupero, in sede d’esame. Insomma un buon “biglietto da visita”, per iniziare bene la prova, rispetto a chi ha deciso, invece, di astenersi.
ALCUNI CONSIGLI UTILI
Prima di tuffarsi a capofitto nel vero e proprio programma di studio, consiglio di seguire alcune indicazioni preziose per ottimizzare tempo e risorse a disposizione:
- Appena terminata la scuola è necessario staccare completamente per almeno dieci giorni, senza studiare o fare compiti, questo permetterà al ragazzo di ricaricarsi di rinnovate energie e motivarsi allo studio.
- Scegliere le ore migliori per studiare, in estate, considerato il caldo, sono preferibili quelle più fresche. Se concentrarsi alla mattina o alla sera, dipende dal bioritmo del ragazzo: alcuni carburano più lentamente, rimanendo attivi maggiormente alla sera, altri, viceversa, rendono di più alla mattina.
- Per i ragazzi delle superiori è fondamentale imparare a curare il benessere psicofisico: durante lo studio ricordarsi di bere tanta acqua, un aiuto anche per la gestione dell’ansia. Ogni ora di studio va intervallata con una piccola pausa che può essere impiegata per fare merenda, per chi ha la possibilità, una nuotata in piscina, una corsetta…evitare videogiochi e similari che tolgono energie mentali.
FASE OPERATIVA: PIANIFICARE IL PROGRAMMA DI STUDIO
Per arrivare pronti alla prova d’esame, è fondamentale alternare i momenti di studio e di svago dell’intera estate, perché è importantissimo arrivare preparati, ma anche sufficientemente riposati e in equilibrio psicofisico. Per farlo è necessario affidarsi ad una efficace programmazione, per evitare di perdere tempo prezioso e contemporaneamente distribuire equamente impegno e relax nei mesi a disposizione.
È buona regola dotarsi di un calendario per programmare fin da subito le settimane dedicate allo studio e quelle alla vacanza. Tutti i ragazzi con il debito formativo hanno a disposizione una scheda dove sono elencati i vari argomenti da recuperare: il programma va pianificato sulla base di questo. Il primo passo è dividere gli argomenti di cui non si sa nulla da quelli che si ricordano, in modo da dedicare tempi appropriati per uno studio approfondito, rispetto al semplice ripasso. Se si è stati rimandati in materie come latino, matematica, lingue e simili, è bene anche prevedere tempi per l’esercitazione.
- REPERIRE IL MATERIALE NECESSARIO PER LA PREPARAZIONE ALL’ESAME
- Programma dell’anno scolastico, firmato dal rappresentate di classe e dall’insegnante. Generalmente si ritira in segreteria, ma ormai, quasi tutte le scuole lo rendono disponibile anche sul registro elettronico;
- Scheda personalizzata del debito, compilata dal docente, che evidenzia le carenze del singolo studente e le aree di particolare criticità emerse durante l’anno scolastico;
- Compiti assegnati alla classe e quelli agli studenti con il debito.
- PRENDERE NOTA DELLA DATA DELL’ESAME!
Alcuni Istituti scolastici li programmano a settembre, altri a fine agosto, altri ancora a luglio: non facciamoci trovare impreparati! - LA MODALITA’ D’ESAME
Sarà scritto? Orale? Saperlo è necessario per orientarsi nella pianificazione dello studio. - STUDIARE IN MODO SISTEMATICO IL PROGRAMMA
Si parte quindi dai primi argomenti affrontati nell’arco dell’anno scolastico per arrivare agli ultimi, in ordine cronologico, senza tralasciare nulla. - PRODUZIONE DI MAPPE O SCHEMI
Cercare di capire se il ragazzo ha più dimestichezza con riassunti, schemi o mappe concettuali. Ciononostante dei supporti di questo tipo tornano preziosi per fissare i concetti più importanti e per avere dei riferimenti smart per il ripasso finale. - SVOLGERE I COMPITI ASSEGNATI
Non dimenticarsi di evadere tutti i compiti assegnati dal professore, per ogni modulo del programma, in modo metodico e in un quaderno dedicato alle esercitazioni. Svolgere i compiti servirà anche per rilevare eventuali argomenti ancora non bene compresi, da riprendere e approfondire. - SIMULARE L’ESAME E RIPASSO FINALE
Mettersi alla prova, fingendo di svolgere l’esame (orale o scritto) aiuterà a prepararsi anche psicologicamente, individuando criticità sulle quali lavorare per essere al meglio, al momento opportuno. Importante ritagliare un tempo finale per il ripasso generale del programma che, oltre a fissare bene i concetti in memoria, permetterà di acquisire sicurezza in sé stessi e rispetto a quanto studiato. Se c’è la possibilità, questo ripasso sarebbe proficuo svolgerlo in gruppo, con compagni o amici (massimo tre elementi). Potrebbe rappresentare un momento piacevole e, contemporaneamente, di scarico tensionale.
IL RUOLO DEL GENITORE
Il genitore ha un ruolo importante, tuttavia è bene ricordare che, stare vicino ai figli, in questo delicato momento, non significa stressarli dalla mattina alla sera! Otterremmo l’esatto contrario di quanto auspicato. È necessario, semplicemente, vigilare sui diversi step, evitando che il ragazzo si riduca a studiare tutto all’ultimo momento. Evitate minacce e punizioni, i figli devono capire che noi genitori non siamo i sostituti del professore, ma siamo lì accanto a loro per supportarli in caso di bisogno, per ascoltarli ripassare, se lo gradiscono, ma anche semplicemente per preparare la merenda per il gruppo di studio di amici…
Talvolta sarà necessario affiancare un tutor privato. Una figura esterna e ben preparata potrebbe essere l’incentivo motivazionale perfetto per quei ragazzi con poca tenuta d’attenzione e che faticano ad impegnarsi per tempi prolungati.
A QUESTO PUNTO IL RAGAZZO È PRONTO PER AFFRONTARE L’ESAME, CON SUCCESSO E SENZA ECCESSIVA ANSIA, CONSAPEVOLE DELLE PROPRIE CAPACITA’!
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